lunedì 2 maggio 2011

finalmente fuori !


Eh sì i ragazzi crescono e, anticipando un po’ i tempi lo ammetto, abbiamo montato il passeggino gemellare… Come ci spostavamo fino ad ora? Beh il nostro mezzo di locomozione era una specie di trio o meglio… un duetto visto che le navicelle diventavano ovetti, ma adesso trasformandolo in un vero e proprio passeggino possiamo entrare in ascensore tutti e tre insieme!

Così circa una settimana fa ho convinto il bi_babbo a tirare giù dall’armadio i pezzi necessari alla mutazione e ho conquistato la mia autonomia! Adesso non ho bisogno di aiuto per uscire di casa e sono libera di muovermi per il quartiere! 

Lo step successivo sarà guidare l’auto con i ragazzi a bordo, ma facciamo un passo alla volta!

Certo le barriere architettoniche ci sono ancora… non posso entrare in tutti i bar a prendere un caffè e neppure fare shopping indisturbata in tutti i negozi, ma non sono più legata agli orari degli altri – poppate a parte!

Come hanno presto la novità i ragazzi? Diciamo che stanno un po’ storti perché ancora non sono in grado di stare seduti da soli… comunque Gabriele ha apprezzato l’ampliamento di veduta della nuova posizione, ma solo se lo metto davanti… infatti dietro protesta fino a che non si addormenta! Niccolò invece è rassegnato in ogni caso… forse preferiva pisolare nella navicella.

Certo non tutte le ciambelle riescono con il buco e sarà una legge di Murphy, ma come ho conquistato l’indipendenza mi sono ammalata e il tempo è peggiorato e così siamo stati comunque costretti a stare in casa… ma non mi arrendo, Firenze aspettaci che arriviamo!!!

barbara&co.

venerdì 15 aprile 2011

il pranzo di Natale


Quando festeggia il Natale una bi_mamma? 
Ad aprile… e più precisamente sabato 9!

Ma è necessaria una piccola premessa.

Prima di diventare la futura bi_mamma e il futuro bi_babbo vivevamo - inconsapevoli del nostro destino - in un appartamento di due stanze in zona Stadio in un piccolo condominio; i vicini di casa erano una giovane coppia (più giovane di noi) e una signora (“decana” in teoria ma molto più giovanile di noi nella pratica !!!).

I tre appartamenti godevano di un ingresso in comune, ma autonomo rispetto al resto della palazzina, che aveva permesso l’instaurarsi di un clima estremamente godereccio… e infatti vasetti di sughi e fette di torte transitavano nel corridoio da una casa all’altra; molto gradito era tornare da una giornata di lavoro per trovare sulla soglia un piatto contenente varie leccornie casalinghe… A dire tutta la verità erano più i manicaretti che circolavano in direzione dalla nostra porta, che quelli che ne uscivano, ma non siamo mai stati avidi di complimenti !

Ovviamente le camice del bi_babbo erano stirate dalle volenterose vicine e  un passaggio in auto a fare la spesa era il minimo per ricambiare, poi c'erano le serate al cinema e i pomeriggi di shopping, i libri e le riviste prestate e i vestiti scambiati... praticamente vivevamo in una COMUNE…

Consuetudine era poi “santificare” ogni compleanno, ricorrenza e festività - religiosa e non - con cene, pranzi e merende tutti insieme; in questi casi era tradizione che i padroni di casa cucinassero per gli invitati a meno che non fosse il nostro turno e quindi valeva la regola “ognuno porta qualcosa e noi mettiamo la casa!”.

Con il nostro trasloco, le abitudini non sono però cambiate… e anche in quel di Novoli sono state fatte delle cene “condominiali” in trasferta.

Quest’anno però, a causa dell’arrivo dei ragazzi e di un piccolo infortunio capitato alla vicina, abbiamo avuto qualche difficoltà nell’organizzare un “incontro” mangereccio per scambiarsi i regali natalizi… ma basta avere pazienza e tutto si fa…

Il nostro regalo a essere sinceri è arrivato per tempo: una magnifica scatola contenente sughi pronti, carciofi sottolio e salamini vari, praticamente un kit di sopravvivenza!!! Un paio di mesi dopo è stato recapitato il regalo per l’altra giovane coppia, o meglio per il cucciolo della stessa di pochi mesi più grande dei miei ragazzi, e alla fine sabato scorso ci siamo ritrovati tutti insieme per consegnare anche l’ultimo regalo e festeggiare finalmente alla nostra maniera il Natale!

Quest’anno poi avevamo anche un’amica in più con noi, e meno male visto che anche lei è un’ottima cuoca!

Questo il menù del “pranzo di Natale”:
  • crostini al pesto di melanzane e pecorino,
  • cuscus di pesce,
  • polpo e patate,
  • seppie e piselli,
  • torta al cioccolato,
  • caffè con la panna.

Cosa hanno portato i bi_genitori? Due cuccioli urlanti !!! e non abbiamo nemmeno messo la casa a disposizione!!!

Barbara&co

Ps: mai come in questi mesi mi è mancato il "condominio"...

mercoledì 6 aprile 2011

4 mesi

Oggi i miei ragazzi compiono 4 mesi… e forse è arrivato il momento di mettere insieme un po’ di ricordi… questo post è più per me, che per chi lo leggerà.

La mattina del 6 dicembre insistito tanto con Stefano per farmi delle belle foto al pancione, il cesareo era programmato per il 10 e io desidero assolutamente la prova tangibile di quanto sono grossa – solo pancia a dire il vero visto che in 36 settimane sono ingrassata solo 14 kg e addirittura gli stivali si chiudono con dentro il mio polpaccio! -, alla fine il futuro babbo mi accontenta.

La mattinata passa tranquilla, dal letto al divano, da un punto croce all’altro; ormai sono in casa da quasi due mesi con il permesso di “libera uscita” solo per andare ai controlli ai Careggi, ma va bene così.

Pranzo con Stefano e nel pomeriggio viene la zia per aiutarmi a sistemare un po’ le cose dei ragazzi; la situazione in casa è questa: in salotto la libreria a tutta parete è arrivata da circa tre settimane e i libri dalla camerina sono stati lentamente allocati nel nuovo spazio, ma sul pavimento giaccciono tre enormi scatoloni pieni delle centinai di riviste di Stefano accumulate in 5 anni di convivenza e sopravvissute al trasloco; sparsi un po’ ovunque per la casa vi sono buste e buste di panni da 0 a 24 mesi, generosamente regalati da amici con figli già grandicelli, divise tra quelli da mettere subito – quindi da lavare giusto per rinfrescarli – a quelli da trasferire in garage; in camerina si trova due lettini appena montati, ma temporaneamente utilizzati per appoggiare qualsiasi cosa… insomma il caos regna sovrano!

A metà pomeriggio, verso le 17, viene a trovarmi un amico, facciamo due chiacchiere e mentre la zia continua a mettere via body, magliette e tutine già pronte per essere indossate e mi chiude la Valigia, mi prendo un bel caffè con un paio di biscottini e poi Giu’ se ne va…

Torno dalla zia in camerina e dopo pochi minuti mi sento scendere qualcosa tra le gambe, e non è pipì … panico totale! Mia zia con la sua solita praticità: “Ti si sono rotte le acque, non è niente”.

Non è niente?!?!?!?

Vado in bagno e l’acqua scorre a fiumi! Beh due sacchi di cui uno polidramnios (per i non addetti: la placenta di Niccolò aveva troppe acque… ). Chiamo nell’ordine: futuro babbo, futuro nonno, ginecologa e maternità di Careggi!

Futuro babbo e futuro nonno arrivano nel giro di 10’, la ginecologa mi dice di andare subito in ospedale, alla maternità mi dicono di aspettare perché NON HANNO POSTO!

Ovviamente ero sempre in bagno e in lacrime… NON HANNO POSTO ?!?!?

Che vuol dire: “non venga, non abbiamo posto, aspetti e richiami tra un quarto d’ora”? In 10’ scarsi arrivo all’accettazione della maternità di Careggi, sono le 18.30 circa…: “permesso, scusate, aiuto, mi si sono rotte le acque e aspetto due gemelli!”. Mi ripetono: “signora le avevamo detto di NON venire, di aspettare…” e io – in lacrime – “mi sono rotte le acque, buuuu , ho due gemelli, buuuu, dove volete che vada!?!?!? buuuu, abito qua dietro, buuuu… ok visitateci e poi, se stiamo bene, andiamo in un altro ospedale, buuuuuuuu”.

Mi visitano, effettivamente le mie perdite erano liquido amniotico – volevo chiedere alla dottoressa specializzanda se secondo lei potevo fare tutta quella pipì… - il collo dell’utero accorciato… non possono più mandarmi via… il medico di guardia é veramente dispiaciuto perché DEVE ricoverarmi, ma non ci sono posti letto… e io mi sono pure scusata per il disturbo! Non scherzo, sono veramente dispiaciuta…

Così mi portano via sulla sedia a rotelle, nel frattempo erano arrivati anche la futura nonna e la futura zia e un’amica già mamma di due gemelli, mentre l’amica che sarebbe entrata in sala operatoria con me sta arrivando da Pistoia.

Ovviamente continua a piangere… sono terrorizzata!

Al secondo piano della maternità c’è la sala parto;  mi fanno “accomodare” su un lettino per fare il tracciato (operazione abbastanza complicata con due gemelli che hanno deciso di stare così vicini-vicini tanto da non riuscire a distinguere i due battiti!), inserimento ago cannulla e due chiacchiere con il chirurgo e l’anestesista… Si fanno le 20.30, il cambio turno è alle 21, noi stiamo tutti bene perciò intervento slittato alle 21.30… Nuovo turno e nuove chiacchere… confesso che dopo il pranzo c’è stata la merenda… caffè e biscottini… intervento rimandato alle 23.30… Nel letto accanto a me c’è un’altra ragazza… in travaglio! Neanche per lei – ricoverata d’urgenza per problemi di pressione – c’è posto in reparto…

Alle 23 la mia amica prende in mano le redini della situazione e così abbrevia un po’ i tempi e mi portano in sala operatoria… sorvoliamo sugli aspetti medico-chirurgici dell’operazione e concentriamoci su quelli emotivi: ho pianto tutto il tempo e non per l’emozione di diventare mamma, ma PER LA FIFA BLU che avevo!!!

E’ stato tutto un: “oddio! Ma chi me l’ha fatto fare! Aiuto! Ho paura! Buaaaaa! Mi sento male! Non ci vedo più (infatti la mascherina mi chiudeva gli occhi….) Aiuto! Etc etc … Chi mi conosce bene sa di cosa sono capace… Infatti l’equipe è stata avvertita dalla mia amica e nessuno mi considera!!!

Improvvisamente alle 23.35 mi sento più leggera e sento il primo pianto… Gabriele! dopo appena due minuti, alle 23.37, fanno nascere anche Niccolò! Li intravedo appena, ma incredibilmente smetto di preoccuparmi per me e comincio a preoccuparmi per loro (immagino che sarà così per un bel po’ di tempo…).

Portano i miei ragazzi dal pediatra e dopo un po’ me li appoggiano sul petto per farmeli vedere e anche sbaciucchiare un po’ per poi portarmeli via di nuovo ... Indelebile è il ricordo dei loro visi urlanti, è stampato nella mia mente e nel mio cuore, sapevo che era un momento unico, quello che non sapevo è che li avrei rivisto solo dopo 15 ore…

Mi portano in sala travaglio (!) per le due ore successive insieme a Stefano, che decide alle 1.00 di notte di comunicare a tutti con un sms che sono nati i ragazzi… un sacco di messaggini non sono mai arrivati, mah! Il mio pensiero invece é: oddio devo avvertire l’Elisabetta di non venire domani mattina, la Marzia che domani pomeriggio non posso andare e l’Antonella che è tutto rimandato, nell’ordine la signora delle pulizie, l’estetista e la parrucchiera… beh avrei voluto essere in ordine per il parto…

L’immagine più bella me l’ha regalata Stefano la mattina dopo, quando è arrivato con un bellissimo mazzo di rose e l’espressione felice e un po’ spaesata da neo-babbo… ovviamente il momento più emozionante è stato quando ho incontrato di nuovo i miei ragazzi…

L’avventura è iniziata…

Tempo di lettura previsto per i volenterosi 10’: quanto da casa mia alla maternità di Careggi...

Barbara&co.

martedì 5 aprile 2011

5 minuti


Cosa si può fare in 5 minuti?

·         rifare il letto,
·         prendere un caffè,
·         leggere un articolo di giornale,
·         controllare la posta,
·         fare la lista della spesa,
·         fissare l’appuntamento dalla parrucchiera,
·         apparecchiare/sparecchiare la tavola,
·         stendere i panni,
·         etc

Cosa può fare una bi_mamma in 5’?

Niente di quanto elencato sopra! Per alcune di quelle azioni può volerci anche un’ora (da quando decido che ho bisogno di un caffè a quando riesco effettivamente a prenderlo… w il micronde!) e per altre non basta una giornata (per esempio si può dormire in un letto sfatto…).

Ma una bi_mamma in 5’ si può vestire, cambiare - da capo a piedi - due bambini urlanti pieni di cacca (con tanto di lavaggio nel lavandino), preparare due biberon e un cambio di pannolini per poter uscire a godersi il sole!

Tanto le chiavi di casa se le deve ricordare il bi_babbo…

Ps: non riesco a spiegarmi perché i miei ragazzi smettono immediatamente di piangere come li infilo nell’ovetto, dormono tutto il tempo quando siamo fuori (anche se Gabriele a un certo punto deve controllare la situazione…), poi torniamo a casa e sono così stanchi che dormono come angioletti dopo aver mangiato… mah?!?

L’importante è che nessuno gli dica che li porto fuori per farli “stancare”: se si accorgono del trucco poi non ci cascano più…

barbara&co




sabato 2 aprile 2011

1° aprile, rientro in ufficio...


… e non è un pesce!

Venerdì sono rientrata a lavorare mooolto part-time dopo 6 mesi che mancavo dall’ufficio… e non vedevo l’ora!!!

Già - sarò una mamma degenere - ma l’idea di non sentire pianti di bambini per almeno 4 ore è stata troppo allettante… e devo dire che, anche se la sera gli occhi mi si chiudevano dal sonno e avevo un principio di mal di testa da stanchezza, ne è valsa la pena!

Innanzitutto ho colloquiato con persone che non rispondevano solo per vagiti, poi ho potuto parlare senza ricorrere a diminutivi per ogni oggetto (lettino, tutina, pulcino, lattino etc etc) e infine ho ritrovato i miei colleghi ,ma soprattutto tanti amici.

Certo, l’argomento principale sono stati i ragazzi… e quindi di nuovo nanna, pappa e cacca… ma c’è stato tempo anche per qualche gossip e un paio di annunci di quelli che cambiano la vita delle persone… in meglio ovviamente!!!

E il lavoro vero e proprio? Beh quello è da organizzare e pianificare per bene… intanto ho una nuova stanza, una nuova compagna di stanza, una scrivania – vuota! – una sedia e il mio vecchio pc, e non è poco… il resto arriverà!

Ovviamente avevo dimenticato la password per entrare nel pc… meno male che i “referenti informatici” sono angeli scesi sulla terra con una pazienza infinita!!!

Tornata a casa, ho trovato i pargoli con ben due tate, che li hanno stracoccolati e quindi viziati… Li ho abbracciati e sbaciucchiati… ma non penso che i cuccioli si siano resi conto della mia assenza, mentre io avevo molte più energie per loro rispetto agli altri giorni…

Mi sono mancati? Un po’… ma non vedo l’ora che sia di nuovo venerdì!

barbara&co.