mercoledì 30 marzo 2011

A pranzo dalla bi_zia


Come è la vita sociale di una bi_mamma? Molto ridotta!

Le difficoltà sono numerose: mancanza di sonno cronica, imprevedibilità dei ragazzi – non sai mai quando scoppieranno a piangere -, necessità di portarsi dietro tante cose a cominciare da: passeggino, pannolini, salviette e fasciatoio portatile, cambi di vestitini (casomai decidessero di fare la pipì a getto proprio mentre li stai cambiando…), il latte e tutto quello che serve per preparalo (confezione del latte in polvere, bottiglia di acqua speciale per neonati, due biberon, thermos con acqua già calda, scovolino), le copertine etc etc

La prima volta che siamo andati a pranzo dalla bi_zia ci siamo portati dietro anche le sdraiette e i giochini… praticamente un trasloco!

L’importante però è non arrendersi e perseverare! 

Così sabato scorso, dopo la lezione di acquaticità, siamo tornati a pranzo dalla bi_zia Michela e, fatto tesoro della lezione della volta precedente, abbiamo lasciato a casa almeno le sdraiette e i giochini… risultato? Niccolò si è addormentato sul divano e Gabriele per terra sopra un paio di coperte… ah i miei cuccioli! quando saranno grandi non ci sarà bisogno di raccontargli proprio tutto, vero?!?

Dopo pranzo siamo andati a fare un bel giro in centro a Pontassieve, o come dicono loro “in borgo”… avevo proprio bisogno di vedere un po’ di persone e anche qualche vetrina! Ma se a Firenze ci sono le barriere architettoniche, Pontassieve è tutto un sali-scendi!!! E i marciapiedi in periferia sono ancora più stretti di quelli di Novoli… poi mi chiedo: che bisogno c’è di piantare i pali della luce proprio sul marciapiede? E ancora, perché le siepi non vengono mai potate?!?

Superate tutte le avversità grazie al bi_zio Francesco, autoctono del luogo, che ha fatto da navigatore e al bi_babbo che ha spinto il passeggino – e poi si lamenta che non gli faccio più fare ginnastica, mah… - finalmente la bi_mamma ha potuto chiacchierare un po’ tra adulti, ma soprattutto gustarsi un bel gelato!

E i ragazzi? Niccolò ha dormito per tutto il tempo e Gabriele, come al solito, ha voluto sapere esattamente dove si trovava e così è stato tenuto in braccio in modo che avesse l’occasione di studiare attentamente tutto… anche se vestito pesa più di 7 chili!!!

Siamo stati fuori casa per tutto il giorno, alla fine noi eravamo stanchi e i ragazzi esausti… così hanno dormito per tutta la notte!

La prossima uscita? Un bel giro alle Cascine, tempo permettendo…

Barbara&co

martedì 29 marzo 2011

addio zio Sergio...


... porterò sempre con me l’immagine di te, affacciato alla finestra della casa di Valgianni che da fuori guardi dentro e mi chiedi se sono pronte le lasagne… e io che ti rispondo: “vieni giù da me a Firenze che ti preparo una bella fettina ai ferri con l’insalata!” 

Te ridi e mi rinfacci che non so fare la pasta in casa, niente tortelli e niente tagliatelle per il tuo povero nipote… ah le donne d’oggi! Imparerò, promesso, e nel farlo ti penserò lassù a scuotere la testa ridendo di me e dei miei goffi tentativi di preparare l’impasto per le pappardelle e i ravioli…

Mi mancherà scherzare con te, il modo in cui mi prendevi e ti facevi prendere in giro.

Il rammarico più grande, però, è non aver fatto in tempo a farti conoscere i miei ragazzi… li avresti conquistati immediatamente.

Barbara&co.

domenica 27 marzo 2011

sul giornale

la bi_mamma e i suoi ragazzi alla conquista della carta stampata:
siamo sulla nazione di firenze!!!

venerdì 25 marzo 2011

L’auto

Come si sposta una bi_mamma? Per adesso in due modi: a piedi e in macchina.

Già in macchina, si fa presto a dire “carico tutto in macchina e vado …. “!

Per cominciare con “tutto” si intendono due cuccioli urlanti che non gradiscono né essere vestiti né tanto meno il cappello… ma questi piccoli problemi sono da affrontare anche nelle uscite a piedi, così come rimane invariata la Questione Ascensore… ma questa è un’altra storia… 

Dopo di che ci sono da considerare gli “accessori”…

Torniamo quindi alla nostra automobile.

Uno dei miei primi pensieri quando ho saputo di aspettare due gemelli è stato: ci vuole una macchina nuova! E subito ho iniziato a guardarmi in giro – letteralmente scrutavo ogni auto parcheggiata! – alla ricerca di quella giusta per noi… ecco i requisiti minimi che doveva avere per me:
1.       apertura portiere posteriori a scorrere,
2.       bagagliaio enorme,
3.       vetri posteriori oscurati.

Non dovevano poi mancare: stereo e aria condizionata.

La scelta del modello, del colore, del tipo di carburante, se nuova o usata spettava ovviamente al futuro bi_babbo… il quale per fortuna si prende molto più tempo di me per fare delle scelte e dopo alcune settimane di riflessioni (soprattutto economiche e logistiche: io ero pronta a comprare anche un posto auto…) ha sentenziato: “non ci sono soldi per un’auto nuova, teniamo la nostra!”.

La nostra fedelissima è una punto 5 porte grigio metallizzato…

Alla prima “uscita pubblica” – l’ecografia delle anche per i ragazzi al Meyer – la struttura del passeggino NON è entrata nel bagagliaio! Ovviamente il tentativo è stato fatto quando eravamo GIA’ in ritardo per l’appuntamento – “tanto l’ospedale è qua dietro e ci mettiamo solo 10 minuti…” - e così in fretta e furia abbiamo infilato i ragazzi nelle navicelle-ovetto e gli abbiamo assicurati con le cinture (operazione questa che richiede almeno un quarto d’ora per ovetto… ma scrivere dei libretti delle istruzioni comprensibili no?!? ). Il bi_babbo si è di conseguenza portato circa 15 kg (tra ovetto e cucciolo) per braccio attraverso mezzo Meyer e sapete cosa pensava nel frattempo la bi_mamma….? “Oh m****a se non entra in macchina la struttura del passeggino sarò agli arresti domiciliari per anni! NON è possibile che non entri nel bagagliaio, IO voglio uscire, andare in giro, alle Cascine…”.

Così il fine settimana immediatamente successivo il bi_babbo è stato letteralmente costretto – per non sentire più le lamentele ferme, decise e continue della bi_mamma – a fare un nuovo tentativo per inserire la struttura nel bagagliaio… risultato? La tenacia (della bi_mamma) e la pazienza (del bi_babbo) sono state premiate: la struttura entra!!!

Certo ogni volta è tutto un “accidenti! uffah! mannaggia! aiuto mi sono incastrata! oh no mi sono sporcato i pantaloni! attento che schiacci la bottiglia! sposta l’ombrello! mi tieni i cavetti per la batteria? etc etc etc” ma almeno usciamo!

Incastrata la struttura nel bagagliaio, si pone però un altro problema: e il resto della roba dove la metto?!?

Soluzione: compreremo quella che io chiamo “la navicella spaziale” da mettere sopra il tetto dell’auto, ma… non perdo le speranze per avere un giorno l’auto dei miei sogni!

Baci

Barbara&co

giovedì 24 marzo 2011

perché "diario di una bi_mamma"?

Innanzitutto mi incuriosisce l’idea del blog, questo nuovo e al tempo vecchio modo di raccontarsi, “nuovo” perché dà la possibilità di avere uno spazio proprio dove poter raccogliere pensieri, impressioni e riflessioni e condividerli con amici vicini e lontani – e a volte anche con chi non si conosce ancora – “vecchio” perché i diari sono sempre esistiti e sono stati quasi sempre appannaggio proprio di noi donne…

Poi perché, rispetto ai social network, dà la possibilità di fermarsi un attimo, tirare un po’ il fiato e prendersi il tempo che serve… sia per chi scrive sia per chi legge… e io sento davvero la necessità di “parlare” di me, della mia famiglia, del mio piccolo mondo… sarà perché sono in casa da tanto tempo e mi sono un po’ stancata del telefono…

Infine perché SONO una bi-mamma! Nel senso da quasi 4 mesi ho due splendidi gemelli… due cuccioli meravigliosi che riempiono le mie giornate e hanno dato un nuovo senso alla mia vita! Tanta la gente che mi ferma per strada e mi dice: “ma come fa con due gemelli????” E io rispondo: “… eh in qualche modo si fa!”

Quindi via a questa nuova avventura!

Barbara&co.